Rafting Calabria Yahooo è una società sportiva associata alla UISP, che nasce nel 1996, mossa da una grande passione per le attività fluviali, e con lo scopo di promuovere e far scoprire gli angoli più nascosti della Calabria.

Le Nostre Guide brevettate (FIRAFT e UISP) vi accompagneranno tra i vari percorsi del Fiume Lao e vi faranno vivere momenti unici, garantendo la massima professionalità e sicurezza grazie alla loro esperienza decennale. Tutti i nostri associati avranno la copertura assicurativa RC. Per lo svolgimento delle nostre attività vi sarà fornito l’equipaggiamento tecnico/termico che garantisce un elevato standard di sicurezza. Prima di ogni attività verrà effettuato un briefing e delle prove tecniche a terra per prepararvi all’avventura.

1 Review for Rafting Yahoo Calabria

elisacuccurese77

1 Recensioni

Organizzazione inadeguata

2/ 5

Posto suggestivo e bellissimo a livello paesaggistico, buono il servizio fotografico incluso, ma organizzazione inadeguata, per più motivi. Innanzitutto, senza aver avvisato al momento della prenotazione, al nostro arrivo chiedono di pagare solo in contanti perché non hanno il pos, quando dal 2 giugno sarebbero obbligati ad accettare pagamenti con carta. Eravamo un gruppo di quasi 10 persone, percorso long, totale quasi 500 euro. Poi arriva il momento di indossare l’attrezzatura: una tuta taglia piccola (la più piccola) che aveva le spalline che cadevano continuamente e intralciavano i movimenti durante il rafting; per di più a giro maniche e con la raccomandazione (contrariamente a quanto richiesto quando abbiamo prenotato) di non indossare maglie a mezza manica sotto la tuta perché si sarebbe sentito il freddo se si fosse caduti in acqua. Risultato: 3 ore di rafting a giro manica, con conseguenti scottature (per fortuna lievi perché il percorso è pieno di gole che coprono il sole). Alla prenotazione avevano richiesto anche scarpette da scoglio o, se non le si avessero avute, scarpe da ginnastica. Io avevo delle scarpe da scoglio in gomma E le scarpe da ginnastica, ho chiesto facendo vedere le scarpette agli istruttori se andassero bene e mi hanno risposto di sì. Tralasciando le pietre che entravano continuamente e davano enorme fastidio, il problema peggiore è stato durante il percorso a piedi, perché il rischio di scivolare era alto, infatti almeno 3 di noi sono caduti sebbene avessero le scarpe da ginnastica. Parlando del percorso a piedi: nessun tipo di sentiero e nessuna guida a tutelarci. Le guide hanno portato i gommoni a mano perché quel tratto in acqua non era percorribile e ci hanno solo detto “Andate a piedi, seguite il sentiero. Ci vediamo più avanti, portate la vostra pagaia”, che ovviamente ostavolava il percorso già difficile in mezzo a rocce scivolose e rami vari. Purtroppo c’è ancora da dire, perché durante il briefing gli istruttori hanno spiegato a ogni gruppo i vari comandi, compresi quelli di “Attenzione rami” o “Tutti dentro” in caso di ostacoli. Ebbene, questi due comandi non sono mai stati usati, nemmeno quando era evidente che si rischiasse di farsi male (cosa che è successa). Un esempio: al primo sballottamento vicino a un lato della gola nessuna istruzione, sento solo la botta della roccia contro il sedere (e meno male che era quello) con conseguente dolore che ho ancora da 3 giorni, e soltanto dopo la botta un “Fate attenzione”. Da lì abbiamo capito che dovevamo seguire il nostro istinto di sopravvivenza in barba all’assenza di comandi da parte della giuda. In altri percorsi di rafting che abbiamo fatto ci sono sempre state inoltre sul gommone delle “tasche” per i piedi per ancorarsi meglio al gommone; stavolta dovevamo semplicemente infilare i piedi sotto ai cilindri che avevamo di fronte che dividevano i posti a sedere, inutile dire che si scivolava via che era una meraviglia. A metà tragitto, inoltre, ci siamo dovuti fermare per gonfiare il gommone. Può succedere, ma non dovrebbe essere controllato prima? Avendo dato più tipi di comandi in fase di briefing, inoltre, ci si aspetta che servano tutti, come anche “Sinistra avanti e destra indietro” o viceversa se vanno effettuate delle manovre in punti scomodi; invece il massimo che diceva la guida era “avanti”, “indietro”, “stop”. Indovinate? Ci siamo incagliati in più punti, addirittura una volta letteralmente sopra una rapida, eravamo praticamente in verticale, e per sbloccarci la guida è passata a prua e ha iniziato a saltare per smuovere il gommone. Un appunto anche sul tragitto di navetta dagli spogliatoi all’inizio del percorso e dalla fine agli spogliatoi: sarebbe da avvisare i clienti in fase di prenotazione che dal punto di riferimento (che uno tiene in considerazione per vicinanza se si deve prenotare un B&B) ci vogliono almeno 40 minuti di navetta (ovviamente stipati in più persone dei posti effettivi a sedere, senza quindi cinture per tutti) su e giù per numerosi tornanti, tanto da causare nausea a più persone.

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